Minichamps produsse a metà anni novanta la BMW 318iS classe II. Il modello era disponibile in giallo e in rosso. |
A distanza di venticinque anni questo modello si è conservato perfettamente. |
Molto ben riprodotta la linea della berlina E36, con le caratteristiche appendici aerodinamiche. |
Come vettura base, invece, la BMW 325 coupé aveva soppiantato la berlina che era stata utilizzata negli anni precedenti, in attesa della due porte. Ma di tanto in tanto, BMW Italia prestava alla scuola delle vetture un po' meno usuali, come la 318iS che mi ritrovai a pilotare nell'autunno del 1994. Mi accompagnò nella sessione con quella macchina il buon Amadori, che ho ritrovato da non molto tempo su Facebook.
Scatola prima maniera: gli appassionati del marchio la ricorderanno molto bene. |
L'esemplare di quella volta era di un bel rosso vivo, lo stesso scelto da Minichamps in una delle due versioni. Rispetto ai motori 3.5 e 3.0 delle "grosse", il 1.8 16v da 140 cavalli della 318iS/4 aveva un respiro ben più corto e sugli allunghi di Misano si arrivava sempre facilmente al limitatore. M'impressionarono però l'agilità e la capacità d'inserimento in curva, favorita dal peso limitato e da un ottimo bilanciamento telaistico. Versioni speciali, come questa, prodotta in 200 esemplari, servivano alle Case per omologare particolari aerodinamici destinati all'impiego agonistico nella classe D2, ossia il Superturismo, la categoria che in quegli anni godeva di grandissimo successo in Europa e in altre parti del mondo. Il Minichamps giallo (sarebbe stato meglio se fosse stato rosso) ha riportato alla memoria un bel pomeriggio di autunno del 1994 in cui mi resi conto di quanto vantaggio avesse la BMW nei confronti della concorrenza italiana o francese in tema di berline sportive. Valli a vedere oggi...
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