Ne approfittavano per intervistare alcuni protagonisti delle 1000km del passato (ricordo nel 2006 una bella chiacchierata con Phil Hill, proprio a Sebring). Uscimmo dalla sala stampa che erano le due o le tre di notte; per fortuna avremmo avuto tutta la domenica per riposarci e per prendere il volo per la Germania delle 21 (se da Miami o da Orlando non ricordo). Il mio reportage su Sebring uscì su Autosprint col titolo "La notte brava". Un titolo centrato, visto lo spirito della corsa e il modo in cui era maturato quel risultato storico. Porsche aveva sorpreso ancora una volta. Sono passati oltre undici anni da quella "notte brava" e a ripensarci mi prende una specie di nostalgia. Quando Spark, nel dicembre del 2018, ha annunciato la RS Spyder protagonista di quella bellissima gara, ne ho preordinati senza esitazione due esemplari. Uno è già venduto, l'altro lo terrò probabilmente per me. Si tratta di quei modelli che ti ricordano determinati momenti, ed è forse proprio a questo che serve collezionare automobili in scala. Questa RS Spyder farà il paio con un'altra Porsche protagonista di una vittoria sorprendente, la 911 GT3-RS del Racer's Group della 24 Ore di Daytona 2003.
Anche in quell'occasione ero presente, e vedere quella che era considerata poco più che un "Ok midfielder" (per usare l'azzeccata definizione che ne diede Janos Wimpffen) battere le tanto strombazzate Daytona Prototypes fu una bella soddisfazione per un porschista di lunga data. Minichamps ne fece una riproduzione al livello dei tempi, con le inevitabili semplificazioni che ti impone lo zamac. In tempi recenti, il modello della casa di Lang è stato più degnamente sostituito dallo Spark, uscito nella serie dedicata ai vincitori di Daytona.
Tornando alla RS Spyder, dedicheremo una recensione allo Spark disponibile in questi giorni nel prossimo thread. Intanto un'introduzione storia (magari forse troppo personale) era necessaria. A presto su questi schermi.
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