14 luglio 2019

In margine a Hobby Tecnica: una produzione in 1:24 mai avviata

Alla fine del 2017 il blog pubblicò un thread sulla storia del marchio fiorentino Hobby Tecnica, che potete leggere a questo link: http://grandiepiccoleauto.blogspot.com/2017/12/una-marca-del-passato-la-hobby-tecnica.html
In nota a quell'articolo possiamo aggiungere un dettaglio che pochi conoscono: Marcello Giorgetti, titolare di Hobby Tecnica, aveva previsto anche una serie di kit in scala 1:24. Ne è testimonianza concreta un foglio decals fatto stampare dalla Cartograf di Bologna, marchiato Hobby Tecnica. Si trattava della Ferrari 312 T2 del 1976, di cui Giorgetti aveva già realizzato il kit in 1:43. Aveva quindi in mano già tutta la documentazione, impianti decals compresi, per il passaggio dalla scala più piccola a quella più grande.

I due foglietti sono praticamente identici, tranne che per la disposizione delle singole decal sulla superficie. Non sappiamo se il prototipo del modello fosse stato abbozzato o addirittura completato, fatto sta che non uscì mai. Non sappiamo neanche se altre modelli fossero stati previsti. La scala 1:24 attirava di tanto in tanto i produttori di modelli speciali. La 1:18 non era conosciuta, visto che i modelli grandi in plastica erano disponibili per lo più in 1:24, 1:20 e 1:12, ed era in questi formati che un marchio di riferimento come Tamiya produceva i suoi kit. Fu la Burago a diffondere al grande pubblico l'1:18, con i suoi modelli apribili commercializzati dal 1984. L'1:24, invece, era già popolare grazie ai modelli della stessa Martoys-Burago, ma anche di Polistil e Togi, che in realtà producevano rispettivamente in 1:25 e in 1:23, chissà poi perché; all'estero, marchi come Mebetoys, Gama, Schabak, Barlux, Nacoral avevano una loro produzione in 1:24/1:25. Questo rapporto di riduzione avrebbe attirato negli anni ottanta anche altri artigiani, come il nostro Valerio Barnini.

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