Stefano Adami |
Da Paolo Tron ricevo questa breve presentazione di Stefano Adami, che introduce una corta autobiografia scritta da Stefano stesso. A corredo alcune foto che illustrano il molteplice lavoro svolto da Adami in tutti questi anni. Colgo l'occasione per ringraziare entrambi della loro collaborazione e del proprio tempo dedicato a questo blog. Nell'augurarvi buona lettura non mi resta che da aggiungere che al link http://www.flickr.com/photos/34367539@N05/sets/72157612776281171/ trovate numerosi esempi dei lavori grafici di Stefano.
Ciao David,
in calcestruzzo la "storia del nostro" ... avevo intenzione di accorciarla o, in quale maniera
di integrarla al mio racconto -- invece penso che sia più interessante pubblicarla
integralmente, utilizzando i miei commenti come presentazione.
... Stefano chiude la "sua storia" con "ma non è tanto facile".
Sono d'accordo.
Non è tanto facile ma fattibile.
Devo onestamente ammettere che ho sempre apprezzato Stefano,
come persona, come "artista", come modellista.
Come è diventato quasi di moda dire oggi: "mi corrisponde".
Un uomo di fatti e non di parole -- un po' timido -- molto modesto --
estremamente in gamba -- pesantemente talentuoso nell'automodellismo
e non solo...
Il suo racconto dice molto sul suo percorso e sulla evoluzione che ha avuto
nel tempo la sua attività.
Non solo nel campo automodellistico.
La sensibilità e il talento che ha nel creare e elaborare delle livree su auto
da competizione è la stessa che utilizza nell'approccio e nello sviluppo
dei suoi montati.
La mia considerazione nei suoi confronti parte da una situazione "da fan"
ma, oggettivamente, non ne risulta deformata per questo.
Quando vedi quello che fa e come lo fa... non puoi non diventare un suo fan.
Stefano è uno dei migliori assemblatori nel nostro Paese -- da sempre ha
saputo cogliere l'importanza delle foto-incisioni (con le quale "ci sa fare")
ora deve semplicemente ulteriormente affinare le sue conoscenze
e, soprattutto, non voler diventare "giapponese" a tutti i costi.
Estrarre, apprendere, manipolare, transumare ma rimanere con i piedi
ben piantati nel Suolo Patrio..
Frateeeeelliii d'Itaaaaliaaaaaa ....
STEFANO ADAMI
“Ragazzo” del ‘66, appassionato di auto da quando ho cominciato a
ragionare. Da piccolo ero l’elaboratore di fiducia degli amici con cui
disputavamo combattutissime gare con modellini di varie scale.
Passata la fase del gioco è subentrata quella del modellista, quando
rimasi folgorato da una scocca della famosa 911 Targa Overby di PIT
esposta nella vetrina del Model Shop di Verona che si trovava
casualmente in prossimità della mia scuola superiore. La mia passione
erano le auto dei piloti privati che riuscivo ad ottenere con un
certosino lavoro di disegno a pennello delle decals. Grazie a questa
mia abilità conobbi Valerio Comuzzi (Arena Modelli) credo, anzi son
convinto, il miglior collaboratore che avrei mai potuto trovare, con
una cultura incredibile del mondo delle auto sia vere che in scala.
Ricordo ancora quando lo conobbi sempre da Model Shop, soprattutto
quando mi chiese di acquistare tutta la serie di modelli (una decina)
realizzati in pezzo unico, e altri modelli che poi mi fece fare anche
dietro sua precisa richiesta.
La "Ricard" derivata da un 934 Solido con decals fatte a mano |
Non passò molto tempo che su suo invito mi preparai una scocca di una
930 Turbo da far clonare in resina (era il mio primo prototipo!).
Valerio mi spinse a proseguire su questa strada quando gli proposi di
fargli, sempre in pezzo unico, l’Audi 90 Gr.A. Mi consigliò di farne
un kit vero e proprio e l’idea fu azzeccata.
"I miei primi kits Audi 90 2300 GrA e la Mercedes 190 di Orlando". |
Ne feci 3 versioni e in totale credo d’averne vendute circa 600 pezzi.
A seguire preparai per Orlando Redolfi una delle sue Mercedes 190 su
base SC Modelli e poi, sempre su spinta di un amico ma, in questo
caso, di Paolo Tron, ne produssi un bel kit, molto dettagliato per
l’epoca.
Erano i primi anni 90 e per assurdo venni aiutato sia dall’Audi Europa
Team sia da Orlando che mi pagarono le decals (poi io in cambio donai
diversi montati...). Erano altri tempi, adesso se fai qualcosa devi
stare attento a non pagare.
"Un esempio di quello che tiravo fuori da una 934 Solido. la livrea aveva le decals disegnate a pennello su decal trasparente". |
Con Valerio ormai si era consolidato il rapporto e divenni il suo
prototipista di fiducia e grazie a lui ebbi l’occasione di lavorare su
una bella varietà di macchine: da prima cominciai con la Kadett GTE,
poi venne la saga delle Stratos, poi la mia opera omnia: l’Audi 4
tutta apribile che realizzai partendo da una carrozzeria Starter.
Dopo l’Audi finalmente la Porsche in tutte le salse, ma prima ancora
la meno cattiva Opel Commodore che comunque ritengo uno dei prototipi
che più mi ha dato soddisfazione dal punto di vista della lavorazione
e del risultato. Altri modelli su cui ho lavorato, la Chevette, la
Mitsubishi Lancer EVO e poi comunque la mia mano c’è su tutta la
produzione dal punto di vista delle fotoincisioni.
Ho avuto modo di collaborare anche con il Lancia Model Club per il
quale realizzai la Delta S4 Marlboro e con BAYMO per cui collaborai
alla realizzazione delle BMW E36 GTR e DTM Jaegermeister (foto seguenti).
Quest’ultima fu giudicata da FourSmallWheels modello dell’anno.
Oltre a tutto questo, 111 numeri fa progettai la testata di Modelli
Auto ed in seguito iniziai la mia avventura di collaboratore come
“raccontatore di montaggi”, articoli in cui illustro di volta in volta
un montaggio con relative modifiche o personalizzazioni.
Tornando indietro nel tempo sviluppai anche la mia passione per il
disegno, il tema ovviamente erano le auto, che immortalai con i
pennelli, cercando di imitare in qualche modo lo stile di Michael
Turner, il mio idolo.
Il primo cliente fu Paolo Tron che mi acquistò in blocco 3 soggetti
(poi ne prese altri).
Non pago di tutto questo iniziai pure una lunga collaborazione con il
settimanale Autosprint diretto da Carlo Cavicchi che, quando fondò
SportAutoMoto mi mise ancora al suo servizio e proprio da quel periodo
iniziai a fare le prime illustrazioni con Photoshop.
Una delle tante suggestive opere grafiche di Stefano. |
Pur non avendo titoli di studio particolari ma solo essendomi fatto da
solo, posso vantarmi di aver collaborato direttamente con Ferrari e
Maserati in qualità di illustratore. Ho avuto modo di illustrare una
parte dell’annuario Ferrari del 2004 e ancora oggi si può vedere il
grande parcheggio interno della Maserati decorato con le gigantografie
dei disegni delle loro vetture più famose.
Illustrazione dell'Annuario Ferrari 2004... ...e gigantografie del garage Maserati a Modena. |
su richiesta diretta di piloti o da parte di Team GT o Superstars. La
Ferrari 430 Motorola ha vinto il FIA GT2 con i miei colori!
Attualmente sono molto impegnato con il Campionato Superstars per
quanto riguarda la realizzazione di pagine pubblicitarie (ah...
normalmente, nelle ore diurne faccio il grafico pubblicitario) e con
alcuni concorrenti che mi hanno affidato il progetto delle livree.
Ma anche Ferrari ultimamente si è di nuovo fatta sotto affidandomi sia
progetti di livree (la 458 GT2 ha corso a Le Mans con i miei colori -
un progetto difficile da fare a causa della posizione degli sponsor
già definita) sia con progetti di altri materiali grafici.
Per quanto riguarda il modellismo, sto con fatica (per problemi di
tempo) tentando di portare avanti un mio progetto per rientrare nel
giro dei kits ma è ancora presto per parlarne.
Al momento mi limito a cercare di scimmiottare i maestri Giapponesi
provando a curare di più i montaggi.
Ma non è tanto facile.
ti ho sempre ammirato da lontano, poi grazie al forum della DueGi ho potuto conoscerti meglio come uomo e come appassionato modellista. Non sapevo che le gigantografie del parcheggio maserati fossero una tua opera. In quel periodo mi sono occupato dell'illuminazione della torre , degli uffici e delle aree esterne e ho assistito al posizionamento delle tue bellissime gigantografie, commentandole con Antonio Ghini.
RispondiEliminaCiao Ago
...e allora completiamo il quadretto di famiglia visto che il sottoscritto ha lavorato per l'ufficio stampa di Maserati Corse...
EliminaAntonio Ghini, grande personaggio.
RispondiEliminaMi ha sempre messo molta soggezione, pur avendomi sempre trattato benissimo.
Mi parlavano di lui come di una persona molto esigente, eppure non mi ha mai creato alcun problema, sempre gentilissimo, un signore dai toni molto pacati.
Ai tempi mi invitò presso la Ferrari e mi mise a disposizione un suo fidato collaboratore (colui che ora mi fa fare ancora diversi lavori per il cavallino) che mi accompagnò per un tour di tutta l'azienda e al circuito di Fiorano.
Per dire della gentilezza di Ghini, proprio nel bel mezzo dell'inaugurazione del rinnovato stabilimento, trovò il tempo di telefonarmi per ringraziarmi della riuscita del lavoro. Cosa che quotidianamente nemmeno il mio titolare fa seppure ci vediamo subito dopo che ha presentato un progetto a un cliente...
Negli anni successivi si è sempre ricordato di inviarmi per Natale una copia dell'annuario Ferrari con tanto di biglietto personale con i suoi auguri.
David, siamo stati quasi colleghi.
(grazie per aver ospitato la gentile iniziativa di Paolo).
Sono io che ringrazio te per la disponibilità. Il blog è a tua disposizione per qualsiasi altra idea.
EliminaDella collaborazione con Maserati, durata quasi quattro anni, non ho che ricordi molto belli, con persone per bene, non solo professionali ma anche cordiali e disposte a collaborare.
Come non volere bene a Stefano?
RispondiEliminaAlfonso
Ciò che mi stupisce di te, Stefano, è la quantità di diverse imprese che sei riuscito a portare avanti.. Ma la tua giornata di quante ore è? Sai mi vengono certi dubbi.. in ogni caso gran organizzazione. Veramente, complimenti per tutte le realizzazioni.
RispondiEliminaPoi un giorno vi racconterò di......Antonio Ghini "pilota" su Fiat 500 e del suo preparatore.
RispondiEliminaHai ragione nel definirlo un gran signore.
Ago
Peccato solo che abbia poco tempo per inziative che potrebbero modellisticamente interessarmi...sono fermo al Masterpiece della Maserati, poi il nulla...
RispondiEliminaGrazie Paolo, bellissimo contributo.
p.s.
posso confermare di persona anche la bellezza delle sue opere di pittura, sono un felice possessore di alcue sue stampe litografiche che fanno bella mostra nel mio "regno" domestico.
Seicento kit venduti dell'Audi 90 mi sembrano davvero tanti, anche per i bei tempi che furono, considerando che riproduceva una vettura non di primo piano, presente anche nel catalogo Provence Moulage, sia pure con altra livrea.
RispondiEliminaPer inciso, tra i seicento acquirenti figura il sottoscritto. Peccato che il mio montaggio non fu all'altezza del modello.
Sarebbe assolutamente fantastico, seguire un wip di Stefano, su un Daytona gr4
RispondiEliminaProvence Moulage. Non oso pensare al risultato finale.........
Sarebbe fantastico se avessi il tempo di farlo.
RispondiEliminaSto rientrando nel girone dei lavori extra modellistici. Per un attimo ho sperato che Superstars quest'anno si arrangiasse su alcune cose e invece ho già il week end con un sacco di roba da fare fra loro e Ferrari.
Poi per sfiga entrambi iniziano i loro campionati in abbinata il 1° aprile e di conseguenza mi tocca lavorare il doppio.
1° aprile... Non proprio uno scherzo.
Oltre tutto questa sera mi incontro pure con il manager di Fisichella, e Ferrari per altri lavori di cui ignoro l'impegno...
Pregate per me.
E tante grazie per gli apprezzamenti, in primis al Tron che ha avuto questa graditissima iniziativa.
In bocca al lupo!
RispondiEliminaPer quanto mi riguarda, mi piace l'approccio di Stefano al modellismo.
E spero che la mia collezione di Arena Masterpiece aumenti...
Anche il tuo approccio al modellismo, non è niente male. Ho letto di recente i tuoi
RispondiEliminaprimi passi e la naturale evoluzione e devo dirti che mi ha colpito.
Ti credevo "solo" un grande collezionista e scoprire che sei stato un bravissimo modellista mi ha fatto aumentare di botto la stima e la simpatia che ho nei tuoi confronti.
Una carriera di tutto rispetto!!
RispondiEliminaForse ricordo i tuoi modelli di quando eravamo bambini! Ma soprattutto, mi fa piacere sapere che un sogno, una passione di un "piccolo" è diventata, oggi, una professione...Ciao Stefano! Avanti tutta :-)
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