Nella gamma White Line, Spark prosegue la produzione di modelli Abarth, seguendo un itinerario un po' discontinuo ma che ha già proposto ai collezionisti alcuni soggetti di grande importanza nella storia del costruttore torinese. E' uscita da qualche giorno la 2000 Sport Spyder del 1968, altrimenti nota come "quattro fari". Come accade sovente in questa serie di Spark è stata scelta una versione generica, diremmo "clienti", assolutamente verosimile visto che le vetture erano vendute ai piloti e ai team esattamente in questa configurazione.
La verosimiglianza delle proporzioni è molto buona, con la resina scelta come materiale di base per la carrozzeria e altri particolari, e la plastica per il fondino. Molto belli gli interni, con il complesso tubolare dei supporti del cruscotto e del volante, riprodotti con fotoincisioni. Molto buono come al solito il trattamento generale di tutti i dettagli, tuttavia bisogna segnalare che la qualità dei montaggi nella White Line non è sempre impeccabile. Chissà perché, ma le Abarth di Spark hanno spesso un livello di pulizia abbastanza discontinuo, in ogni caso più irregolare rispetto ad altri modelli dello stesso produttori, per cui è necessario saper scegliere l'esemplare giusto. Ci troviamo comunque di fronte ad una miniatura provvista di diverse "finezze", dal soddisfacente rapporto qualità-prezzo. La parola alle immagini e ai brevi commenti specifici delle didascalie.
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L'aspetto generale del modello è corretto e l'Abarth 2000 Sport Spider 1968 è decisamente "lei". Nella riproduzione prescelta mancano le due alette ai bordi dei fari anteriori. |
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Vista posteriore: sono stati colti correttamente gli ampi passaruota posteriori, dalla forma generosa e un po' bombata. |
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In fotoincisione i quattro fari anteriori. Realistiche le griglie anteriori e la scolpitura degli pneumatici. |
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Non troppo convicente il tergi a compasso fotoinciso, un po' piatto e semplificato. Onestamente Spark sa fare di meglio. |
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Il complesso dei vetri e l'arco del parabrezza sono montati correttamente e tornano molto bene. |
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Uno dei punti forti di questo modello sono gli interni, molto precisi e dettagliati, col bel volante, la griglia del cambio e i supporti della strumentazione, realizzati con fotoincisioni. |
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Belli i fari posteriori in plastica trasparente e buon dettaglio della meccanica che su queste vetture era abbastanza in evidenza. |
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Ancora una vista della meccanica, con la caratteristica cinghia. |
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Giusti i cerchi e abbastanza corretto l'assetto (forse la spalla della gomma è leggermente alta). |
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Su questo modello è stato scelto il lining a evidenziare tutte le giunture della carrozzeria, una soluzione che personalmente apprezzo molto, ma che non tutti condividono. Qui, in ogni caso, è stata realizzata con notevole precisione. E' stata inoltre colorata in argento tutta la rivettatura. Considerate che questa è una foto molto ingrandita. |
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Un modello equilibrato e di sicuro effetto, anche se la linea Abarth di Spark non è sempre al livello dei loro modelli top. |
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Corretta la finitura, con un rosso non troppo lucido e corrispondente alle specifiche dell'epoca. |
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La scatola dedicata alla gamma Abarth, rossa anziché argento come nella produzione standard. Notare la nuova grafica del marchio. |
Dimostrazione lampante che, al mondo, c'è posto per tutti...era già uscito il modello della collezione da edicola, molto più economico, sia nel dettaglio che nel prezzo d'acquisto.
RispondiEliminaSi sovrappongono? Si tolgono clienti? Creano confusione?
D'accordo che siamo su due livelli decisamente diversi, ma, personalmente, ritengo che non bisogna spaventarsi della concorrenza, l'importante è fare un buon prodotto e con un prezzo adeguato.
Alfonso
Proprio così. E in più Spark rappresenta un caso ancora più particolare perché avendo fissato nuovi standard ha "ricominciato" tutto daccapo, con soggetti che in apparenza potevano sembrare scelte azzardate (vincitori di Le Mans, Porsche 935, ecc). Mi fai ricordare un bravo artigiano laziale, letteralmente ossessionato dalle uscite da edicola, che gli impedivano di portare a termine dei lavori eccellenti che aveva praticamente quasi concluso. E io a dirgli che il compratore esclusivo dell'edicola mai e poi mai, in ogni caso, avrebbe acquistato un suo modello.
RispondiEliminaProssimamente, se vorrai, alcune Spark-non Spark targate Ebbro e destinate ai Giapponesi...ho ricevuto post da Hong Kong.
RispondiEliminaVolentieri: commenti e foto per una breve recensione sono sempre ben accetti.
RispondiEliminaLe "malelingue" dicono che le Abarth Spark siano stretti parenti delle Abarth uscite in edicola, con le quali avrebbero condiviso e poi naturalmente migliorato gli stampi : non so quanto di vero ci sia in ciò....
RispondiEliminaPersonalmente le Abarth Spark mi piacciono parecchio, anche se preferirei più versioni racing e meno clienti...
512s
Beh, le Abarth da edicola sono in zamak, mentre quelle Spark sono in resina, che abbiano ristampato le prime? Tutto è possibile per carità...ma siamo su tecniche diametralmente opposte.
RispondiEliminaAlfonso
L'Abarth 2000 da edicola è piuttosto diversa da questa. Inoltre alcune Abarth di Spark sono uscite prima di quelle della collezione dell'edicola. Credo che certi dovrebbero comprare più modelli e guardare meno foto.
RispondiElimina...sarei più propenso a pensare che si siano ispirati a qualche produzione europea di vecchi kit speciali.
RispondiElimina... non so un accidenti di automodelli da edicola e so ben poco sugli automodelli Spark ... (e allora perchè non te ne stai zitto?) ... e invece no... una piccola cosa da dire l'avrei... parecchio tempo fa ebbi un acquirente che comprava kits 1/43 di varie case e di vari settori a manetta ... seppi poi che era, in qualche modo, collegato alla Spark che ha poi utilizzato questi kits per modificarli migliorarli e metterli in produzione con il nuovo "stile produttivo" Spark ... nulla di male, anzi, al contrario, ottima idea e ottimi risultati da quel che posso vedere dagli automodelli Spark che vedo di tanto in tanto dall'Emilio... brava Spark ... sta sotterrando un sacco di concorrenza... nella sua nicchia ovviamente... d'altro canto la traduzione di spark la dice lunga ...
RispondiEliminaps
David ... dovresti arruolare Fexiang fra le tue prossime truppe...no? ...
Sì, Luigi Reni sarebbe un validissimo collaboratore, cercherò di convincerlo.
RispondiEliminaBeh, è normale che con tutta la produzione che hanno partano da qualcosa di già esistente, anche se ad esempio lo stesso Reni mi disse una volta che per la 911 hanno fatto un lavoro praticamente ex-novo, per avere tutte le 911 e derivati (comprese le 935) con lo stesso disegno dei finestrini laterali e del padiglione, com'era in effetti sull'auto vera; questo per manternere un'uniformità nella produzione.
Interessante questo particolare delle 911 e se ci si pensa è anche coerente.
RispondiEliminaTempo fa si era parlato sul forum di un possibile Spark personalizzato per noi ma purtroppo non se n'è fatto nulla.. che ci siano finalmente i presupposti?
Io avevo pensato alla BMW 3.0 CSL Gr2 bianca-rossa-verde dell'euroturismo. Sono sicuro che sarebbe un soggetto molto interessante. Raceland c'è andato vicino facendo quella nera. So che ne vanno ordinate un certo quantitativo, credo un 250-300. Questo non sarebbe un problema, ma personalmente non potrei occuparmi di tutte le procedure di importazione - dalla Cina, poi. E' un aspetto che andrebbe approfondito bene prima di iniziare.
RispondiEliminaMi pare sia proprio di 300pcs il quantitativo; sono convinto anche io che non ci sarebbero problemi particolari a smaltirli.
RispondiEliminaDi quali trafile parli? Non conosco assolutamente le spedizioni per quantitativi così grossi...
Parlo delle problematiche legate all'importazione di merce extra-CEE, con tutti gli annessi e connessi: registrazione carico merce, dazi doganali ecc ecc. Probabilmente nulla di impossibile ma andrebbe preparata bene.
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