Visto il successo ottenuto dalla gallery pubblicata di recente, ecco un'altra serie di foto di particolari interessanti della Corvette Spirit of Sebring. Confermo quanto notato da Umberto: il tettuccio era riportato e poggiava sul roll bar anteriore con l'aiuto di un listello, ma comunque senza montanti anteriori, cosa abbastanza comune anche su altre Corvette da competizione almeno fino alla metà degli anni ottanta.
Alla luce della tua preziosa documentazione e potendo trovare un kit della Spirit of Sebring, se ne potrebbe estrapolare un modello davvero interessante. Le modifiche da fare sono tante ma non proibitive, sarebbe una bella sfida da affidare a qualche bravo assemblatore.
RispondiEliminaDa notare che quelli che sul modello erano i montanti del parabrezza sono in realtà i bracci del roll-bar.
RispondiEliminaPoi, il numero di gara è color oro e non giallo. Lasciamo perdere la livrea, qui rivista e non molto fedele rispetto l'originale.
Resta la bellezza del modello, catturato da Ruf e Viranet (ricordiamo che il prototipo fu realizzato a...quattro mani!) con maestria, altro che Bizarrie....cinesi...
Data l'esiguità dello spazio a disposizione, mi pare che la classica foto di coda sia impossibile da scattare.
RispondiEliminaDa notare anche le due clip di sicurezza sul tetto e tanti altri piccoli dettagli, primo fra tutti il padiglione riportato.
Come allestimento, mi pare che gli americani abbiano adottato il classico ibridomix, frullando un po' della Spirit of Le Mans con qualche parte della Spirit of Sebring. Che ci volete fare, trovarne uno che rispetti la fedeltà storica è davvero una gara dura.
In realtà sembrava facile da fotografare, ma la macchina era isolata da un cordone rosso. La prima serie di foto è stata scattata chiedendo eccezionalmente il permesso di oltrepassarlo, mentre nella seconda ho deciso di lasciar perdere e di fotografare da lontano. In ogni caso il posteriore non aveva grosse discrepanze dalle riproduzioni conosciute. L'interesse di questo esemplare sta nella sua sostanziale originalità di fondo, a prescindere naturalmente dalla livrea della carrozzeria, come nella maggior parte dei casi ricostruita. Un kit della Spirit of Sebring l'ho venduto proprio recentemente ma sarebbe stata sicuramente una bella sfida. Non so se questo esemplare abbia fatto la Le Mans Classic, ma credo che uno come Alberca l'abbia già fotografato per bene in qualche altra occasione.
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