Una Ferrari 330 P4 Spyder gialla può esistere solo nei sogni strampalati di qualche collezionista americano o giapponese. In realtà una P4 gialla c'è stata, ma in scala 1:43. E' una domanda che spesso mi sono sentito rivolgere: perché circolano alcune P4 di Jouef gialle anziché rosse? E per di più con la scatola che indica chiaramente il modello rosso? La risposta è semplice, ma sono in pochi a conoscerla.
Negli anni novanta, a Firenze, c'era un negozio di modellismo di nome - neanche a farlo apposta - RossoCorsa. Con questo marchio i titolari avevano già prodotto alcuni modelli esclusivi fra cui una 330 P4 in grande scala. Nel 1992 l'idea fu quella di uscire con un transkit da adattare alla Ferrari 330 P4 Spyder in 1:43 di Jouef, comprendente un tetto da aggiungere, altri pezzi in metallo bianco, le ruote in tornitura con pastiglia centrale in ottone e gallettoni fotoincisi e le decals, stampate da Chiodini, per ottenere le versioni di Daytona e Spa 1967 della... 412P. In realtà la 412P era solo simile alla 330 P4, ma poco importa.
La marca francese fornì un certo quantitativo di modelli già verniciati in giallo, per facilitare il compito a chi volesse cimentarsi nella trasformazione.
Questa edizione, che con la classificazione britannica potremmo definire un "code 2", non ha acquisito particolare valore nel tempo, anche se la produzione dovette essere abbastanza limitata. Di tanto in tanto è possibile trovare queste P4 gialle (quella di queste foto è stata reperita in un negozio dell'usato!), interessanti non foss'altro che per la storia che c'è dietro. Ma non ditelo a Make-Up. Se la vedono, finiscono per farla. Magari insieme ad una versione color carbonio che potrebbero chiamare test car...
Articolo aggiornato l'11 febbraio 2021 con l'aggiunta delle immagini del transkit, per le quali ringrazio Fabrizio De Gennaro.
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