02 dicembre 2020

Quando Solido fa un po'... OttOmobile. L'esempio della A112 Abarth

La "mano" di OttOmobile sulla produzione Solido inizia a sentirsi. Non che i due marchi possano essere minimamente confusi fra di loro: OttOmobile, che di Solido è la proprietaria, continua con i resincast puntando tra l'altro sempre più alla scala 1:12; Solido, per parte sua, prosegue con i suoi diecast in 1:18 dal costo contenuto. Però certe scelte fatte recentemente nella gamma Solido risentono indubbiamente dello spirito e della competenza che animano i vertici di Josselin. Un esempio recente è l'Autobianchi A112 Abarth, che è uscita in versione stradale ma anche in una configurazione rally, un modello estremamente piacevole perché, pur non riferendosi ad alcuna versione specifica, le rappresenta piuttosto tutte, con la sua batteria di fari fendinebbia, il rollbar e tutte le altre caratteristiche corsaiole, dal rollbar ai sedili con le cinture, fino ai cerchi colorati in un vistoso colore giallo. 

Probabilmente Solido farà uscire alcune versioni più particolari, ma è anche vero che ogniqualvolta questo marchio ha provato a sfruttare al massimo i propri stampi, ne sono spesso usciti modelli inesatti e pieni di errori storici, basti pensare alla BMW M3 E30. La versione stradale, per ora, è proposta in un classico rosso. Si tratta secondo il produttore di una quinta serie. Lasciamo il giudizio sulla corrispondenza di questo modello alle caratteristiche di questa serie ai veri esperti e limitiamoci ad apprezzare l'ottima verniciatura, le finiture tutto sommato più che buone e la qualità degli interni, tenendo sempre conto del prezzo competitivo (meno di quaranta euro). Per gli amanti del genere, gli sportelli si aprono. 


L'uscita dell'A112 nella gamma Solido è stata per molti una sorpresa. In un recente passato Laudoracing aveva riprodotto la terza serie Abarth del 1975, aggiungendo anche sei versioni del monomarca. Mi sono sempre chiesto, non essendo minimamente ferrato nell'1:18, chi siano i potenziali acquirenti di questi modelli e quali siano le logiche e gli equilibri di questo settore di mercato. 

Chissà che presto o tardi non riesca a fare una bella intervista a qualcuno che ne capisce davvero, di queste dinamiche. Intanto, se posso dare un consiglio, questi due modelli di Solido non mi paiono affatto male, se non altro come testimonianza di una scelta coraggiosa. Credo comunque che i collezionisti abbiano risposto in modo soddisfacente all'appello. 





3 commenti:

  1. Dovrebbe essere una terza serie della versione 70 cv, uscita nel luglio del 1979, la prima a cinque marce. I cerchi, però, mi sembrano quelli della Elite.

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  2. In realtà m'ero sbagliato io, Solido la dichiara come una quinta serie. Andrebbero verificati diversi dettagli. La marca francese non è mai troppo scrupolosa in questo.

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  3. É una quinta serie del 79, ne ho avuta una che conservo ancora. I cerchi sono quelli di serie con il logo Abarth al centro.

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