30 dicembre 2020

In memoria di John Paul jr

E' mancato dopo una lunga malattia John Paul jr. E' un personaggio importante nella storia dell'automobilismo americano, al centro di tante vicende drammatiche, legate al padre John sr. Non è qui il caso di ripercorrere alcune vicende la cui conseguenze a lungo termine non si sono ancora esaurite. Nei primi anni duemila a John Paul jr venne diagnosticata la corea di Huntington (Huntington disease, HD). Non gli restò che abbandonare le corse arrendendosi all'evidenza che i suo cervello non riusciva più a controllare ciò che le mani e le gambe facevano in macchina. 

John jr con i figli domenica
scorsa (g.c. S.Wilkinson)
L'ultima volta lo vidi a Sebring nel 2013, dove era venuto per raccogliere fondi sulla ricerca della sua malattia, meno studiata rispetto ad altre sindromi neurodegenerative. Per l'occasione era stato presentato il restauro della Porsche 935 JLP2 (rinominata dopo il restauro JLP-HD1), che quell'anno sarebbe stata pilotata da personalità di spicco come Brian Redman, Jim Pace, Hurley Haywood, Jochen Mass, David Hobbs ed altri, con lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'HD. 

La Porsche 935 JLP2 esposta a Sebring 
nel marzo del 2013 (foto David Tarallo)














John Paul jr era a quell'epoca già su una carrozzina a rotelle. Pilota fortissimo, ha vinto tutto nell'IMSA ma si rivelò eccellente anche in Formula Indy. La sua carriera è legata alle auto, raffinatissime e costosissime, che il padre riuscì a farsi costruire dai migliori telaisti e motoristi in circolazione. La vicenda terrena di John jr si conclude qua, alcuni segreti finiscono con lui nella tomba. La sua vita intensa e tormentata riuscì a raccontarla nell'autobiografia "50/50", dettata un paio di anni fa a Sylvia Wilkinson, moglie del pilota John Morton. 

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