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04 gennaio 2020
Fiat Abarth Reparto Corse Rally: un libro di Emanuele Sanfront
Navigatore rally e giornalista, Emanuele Sanfront aveva già all'attivo alcuni libri, fra cui Rally '70. Una storia, tante storie, Rally (scritto insieme a Maurizio Verini), Reparto Corse Lancia (in collaborazione con Gianni Tonti) e Rallies, redatto insieme al fotografo Manrico Martella. Quest'ultima sua opera, uscita nel settembre 2019 per i tipi Giorgio Nada, traccia la storia del reparto corse Fiat rally, un argomento che in anni recenti è stato affrontato anche con dovizia di particolari da svariati autori, nella sua interezza, ma soprattutto per quanto riguarda modelli singoli. Ben venga quindi una sintesi dell'attività che arriva al 1977, anno in cui al reparto corse Abarth subentrò l'A.S.A.
Il libro di Sanfront merita tempo e approfondimento. Con 244 pagine è un volume abbastanza imponente, ma non dà subito l'idea della sua importanza e della sua qualità. I testi, a una prima occhiata, sembrano un po' poveri, e le foto, chissà perché non riescono a imporsi più di tanto. Poi scatta una molla: lo si riprende in mano, lo si sfoglia di nuovo, per la seconda, la terza, la quarta volta e allora lì, poco a poco, il libro inizia a rivelare i propri meriti, che sono tanti. A una cronologia anno per anno seguono i ritratti tecnici delle varie vetture utilizzate: Fiat 124 Sport Spider e Abarth, X1/9 Prototipo, 131 Abarth, ossia i mezzi impiegati ufficialmente nelle varie competizioni, incluse gare non propriamente da classificare come rally quali il Giro d'Italia o il Tour de France Auto.
Già però il primissimo capitolo, dopo le eccellenti introduzioni, è tutto da leggere, perché tratta un argomento ancora semioscuro, ossia l'attività dei clienti sportivi Fiat nel periodo precedente all'istituzione nel 1970 della squadra ufficiale Fiat; una storia che naturalmente s'intreccia con quella dell'Abarth, ma non necessariamente: basti pensare alle tante 124 berline, le 124 spider di serie, le 125, le 850 Coupé e addirittura le Autobianchi Primula utilizzate da scuderie e piloti privati. Dicevamo dei testi: non amplissimi, certo, e forse un po' troppo legati al fatto sportivo, seppur lontanissimi dalle illeggibili colonne di un libro non più recentissimo che rappresentò sostanzialmente un'occasione perduta, Fiat da rally, della stessa casa editrice.
Qui siamo due o tre gradini sopra, non mancano le testimonianze dirette, ma azzarderei - nonostante la parte scritta sia eccellente nella documentazione e nella precisione del racconto - nel dire che il pregio principale del libro sta nelle foto e nei documenti pur senza nulla togliere allo sforzo di scrittura fatto dall'autore. E' un libro che sotto questo aspetto andrà integrato con un volume come Le Abarth dopo Carlo Abarth, di Sergio Limone e Luca Gastaldi, che alla fine del 2017 è stato fatto oggetto di una seconda edizione riveduta e ampliata, dopo la prima del 2010. Eccellenti anche le appendici, con i numeri di targa di ciascun telaio portato in gara dalla squadra Fiat, le note sui collaudi e tanti altri dettagli tecnici accompagnati da documenti di prima mano, spesso rari e del tutto inediti. Come in ogni libro di livello, troviamo nascoste qua e là diverse perle, che meritano di essere scoperte con tutto il tempo a disposizione.
Come dicevo, non è un libro adatto a una rapida scorsa, e più lo si sfoglia più soddisfazione dà al lettore. Non è un pregio comune. Se vi capita, acquistatene una copia e avrete arricchito la vostra biblioteca di un volume di tutto rispetto.
Emanuele Sanfront, Fiat Abarth Reparto Corse Rally, Giorgio Nada Editore, Vimodrone (MI) 2019, pagg. 244, cartonato, con centinaia di foto e documenti b/n e col., ISBN 978-88-7911-755-5, € 50,00.
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