24 gennaio 2020

Accordo a Daytona fra IMSA e ACO: le LMDh potranno correre nel FIA WEC insieme alle Le Mans Hypercar

Jim France, presidente IMSA e Pierre Fillon,
presidente ACO, firmano l'accordo di massima sulla
nuova classe LMDh (credit: Mike Meadows / IMSA)
In occasione della 24 Ore di Daytona, ACO e IMSA hanno svelato i tratti salienti di una piattaforma regolamentare comune concernente i prototipi. La nuova categoria LMDh sarà estesa anche al FIA WEC, oltre a rappresentare la classe di punta nell’IMSA WeatherTech Sportscar Championship. Questa piattaforma comune risponde – così dicono i legislatori tecnici – a numerose richieste dei costruttori. ACO e IMSA hanno pertanto stabilito un insieme di normative per la LMDh, con l’obiettivo di essere pronti a partire dal settembre 2021 nel FIA WEC e dal gennaio 2022 per il campionato IMSA. Le due associazioni si sono ispirate ad alcune direttive presenti nei rispettivi campionati (regolamento Hypercar per l’ACO, regolamento DPi 2.0 per l’IMSA. In virtù di queste premesse, il nuovo regolamento LMDh si presenta con queste caratteristiche fondamentali: chassis comune ispirato al concetto delle Hypercar Le Mans e delle LMP2, costruito dai quattro marchi che attualmente hanno l’esclusiva di fornitura della LMP2: Dallara, Ligier, Multimatic e Oreca. Questo nuovo telaio sarà anche utilizzato nella classe LMP2. La vettura sarà dotata di sistema ibrido monotipo, agente sull’asse posteriore, di tipologia KERS. La silhouette delle vetture sarà adattata alla marca del costruttore che fornirà la motorizzazione. Maggiori dettagli saranno forniti a marzo, in occasione della 12 Ore di Sebring. Per ora si sa che un balance of performance è già programmato per equiparare le prestazioni delle LMDh con quelle delle Le Mans Hypercar. Le LMDh potranno quindi correre indistintamente nel WEC e nell'IMSA, facilitando l'ingresso di nuovi costruttori e rimpolpando le griglie di partenza in modo - così almeno sembra - razionale. Del resto le lotte e i periodi di guerra fredda tra ACO e IMSA sono noti a tutti, ma stavolta pare che il buon senso abbia prevalso, con una normativa che consentirà ancora più varietà. 

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