Spark ha di recente realizzato la Lotus-Climax 25 con la quale "Geki" Russo disputò il GP d'Italia 1965 (catalogo S7293) |
E' merito di Spark non trascurare le versioni più oscure di tutte le Formula 1, seguendone l'evoluzione Gran Premio per Gran Premio. La storia della F.1 è più varia di quanto non possa sembrare e anche in anni recenti piloti-meteora (o sponsor-meteora) hanno calcato le piste, lasciando quindi spazio a un numero di varianti davvero notevole. Andando indietro nel passato basterà pensare ai tanti costruttori inglesi che vendevano o noleggiavano le loro monoposto a piloti locali che disputavano uno o due Gran Premi l'anno. Il milanese Giacomo "Geki" Russo, talento troppo scomparso nell'incidente del 18 giugno 1967 a Caserta, prese parte a tre gran premi del mondiale di F.1, sempre a Monza, pista dov'era pressoché imbattibile nelle formule minori. Rob Walker gli offrì la prima possibilità per il GP del 1964, mettendogli a disposizione una Brabham BT11 motorizzata BRM V8 da 1500cc. Purtroppo Russo non riuscì a qualificarsi, siglando il 23° tempo su 25 concorrenti. Per il 1965 Russo ottenne un volante dal team ufficiale Lotus: con la monoposto 25, spinta dal V8 Climax da 1,5 litri, si qualificò ventesimo e dovette ritirarsi per una perdita d'olio dal cambio. Nel 1966 si ripresentò con una Lotus ufficiale (stavolta la 33 con motore Climax 2 litri) e dopo essersi qualificato col 20° tempo, concluse al nono posto, ma senza classificarsi per distanza percorsa insufficiente. Passerà forse inosservata, ma Spark ha riprodotto la Lotus 25 del GP d'Italia 1965, e segnalarla nel blog ci è sembrato un doveroso omaggio a un pilota di grande talento che aveva dimostrato di saperci fare non solo con le monoposto ma anche con le sport e le GT.
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