Da sempre appassionato delle formule minori degli anni settanta e ottanta, provo meno attrazione nei confronti di quelle degli anni cinquanta e sessanta. Eppure di storia ne hanno fatta, ma è essenzialmente un fatto personale. Esistono però delle eccezioni che confermano la regola. Tra queste il ricordo del kit Heller in scala 1:24, acquistato in Svizzera nel 1984 o nel 1985, della Matra MS5 di Formula 2.
Pensavo di aver preso una F.1, ma poi a casa mi accorsi che era una F.2. Questo rendeva il modello ancora più esotico. Sì, esotico e anche immontabile. Una roba inaffrontabile, almeno per un quattordicenne la cui esperienza si limitava a qualche kit Solido e a una serie di speciali che richiedevano tecniche del tutto differenti, che peraltro non padroneggiava nemmeno completamente. Non so dove e come finì quel kit ma da quel momento ogni volta che vedo una Matra MS5 si accende una di quelle lampadine che gli appassionati conoscono bene.
In realtà la MS5 è passata alla storia per i suoi exploit di F.3 e per essere pignoli le versioni di F.2 dovrebbero chiamarsi MS6, ma poco importa. Il fascino della prima Formula 3 lo sentii di nuovo una ventina di anni fa, quando Michel Delannoy ripubblicò, in francese in due volumi i ricordi dI Joerg Dubler: una rievocazione colorita e mai banale dei primi anni della F.3, quella con i motori da un litro.
E riecco la Matra-Ford MS5, stavolta proposta da Spark (ti pareva...). Avendo avuto una lunga e intensa carriera, è stato facile moltiplicare le versioni, sia nella serie standard sia nell'edizione per l'importatore francese, limitate e numerate. Credo che con modelli come questo Spark dia ancora il meglio di sé. Come ho scritto a proposito della Lola Mk.6 di Le Mans 1963, la semplicità, l'esattezza e la pulizia di montaggio fanno di questi modelli una vera e propria alternativa ai "veri" speciali.
Non è sempre il caso e abbiamo visto anche di recente come sia facile prendere strade che neanche tanto alla lunga portano lontano dagli intenti iniziali. La Matra di Spark è un modello "sano", di quelli che diresti montati da qualcuno che ci sa fare, magari con qualche concessione ma fondamentalmente dotato di un equilibrio e - diciamolo pure - di una bellezza che si vorrebbe da un prodotto di questo genere. La Matra MS5 di Spark tradisce, è appena il caso di ricordarlo, la provenienza Tenariv. Del resto, Viranet in Cina non è certo andato a fare il turista. La versione di queste foto è uscita da pochissimo: è la vettura ufficiale, vincitrice con Roby Weber alla Coupe du printemps a Nogaro nel 1967. Catalogo SF188, edizione francese limitata a 300 esemplari numerati.
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