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Gli ultimi due numeri di LVA, 27 agosto e 3 settembre 2020. |
Credo che la Gran Bretagna e la Francia siano, fra i maggiori paesi europei, gli unici ad aver conservato una certa tradizione di carta stampata. Il numero ancora molto elevato di testate, che producono oltretutto una quantità non indifferente di quaderni hors-série, lo sta a testimoniare. In Francia, dal 1976, esiste una pubblicazione, La vie de l'auto (LVA), pubblicata dall'omonima casa editrice che ha sede a Fontainebleau. La Vie de l'auto potremmo definirla qualcosa a metà strada fra la Settimana enigmistica e il Sesto Caio Baccelli (mi perdoneranno i non fiorentini, ma non riesco a trovare qualcosa che possa essere esteso all'intero territorio italiano). Una rivista molto dimessa, stampata in carta di bassa qualità, ma con una foliazione da una cinquantina di pagine e - soprattutto -
settimanale. Niente a che vedere con i settimanali tradizionali di automobilismo genere AutoHebdo: La vie de l'auto punta su altro. Punta sui club, sull'attività sociale degli appassionati, sul collezionismo. Vi si ritrovano anche piccoli aneddoti storici, curiosità tecniche, annunci e l'elenco delle mostre e borse scambio delle settimane successive. E' con un tono rassicurante che questa pubblicazione si pone, con uno stile educato e un po' fuori dal tempo che mi ricorda le cadenze del vecchio Almanacco del giorno dopo, che andava in onda tutti i giorni su Rai1.
La vie de l'auto è ancora la testimonianza di un tempo più lento, da dedicare a letture piacevoli, lontani dai gorghi di certi parossismi internettiani. Essa è per molti in Francia un appuntamento irrinunciabile del giovedì mattina, a un costo (€ 3,90) ancora abbordabile. In diversi mesi di osservazione, ho seguito con sguardo attento i comportamenti degli appassionati: prendono la rivista, magari la accompagnano a Auto Modélisme e a un modello da edicola (in Francia le uscite sono moltissime e i "kiosques" ben forniti hanno sempre tutto e in quantità sufficiente), per poi magari giocare il proprio biglietto dell'Euromillions, salutare e andarsene. Oggi forse da noi questo gusto si è perso per sempre. Del resto, in edicola qualcosa che possa assomigliare a La vie de l'auto potrebbe essere epocAuto, ma è mensile e forse gli manca quel sapore ruspante che ha LVA.
L'autunno che si avvicina può predisporre alla maggiore concentrazione e alla ricerca di spazi più raccolti, riscoprendo il piacere della lettura, anche se il mondo esterno a volte vorrebbe farci credere che tutto questo appartiene solo ed esclusivamente al passato.
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