Nel 1996 Ken Breslauer, che ormai da 35 anni è il direttore della comunicazione del circuito di Sebring, pubblicava il suo primo volume sulla storia della 12 Ore. Il libro, pur ottimamente documentato, deluse un po' gli appassionati, per il numero di foto non eccezionale (ma neanche insufficiente) e per la brevità di alcuni argomenti trattati, che avrebbero meritato maggior risalto. Nondimeno, quel libro fu importante, direi fondamentale: ancora prima della monumentale opera di Janos Wimpffen e - soprattutto - anni prima del boom di Internet, venivano pubblicate le classifiche complete della gara dalle origini fino a quel momento. Negli anni Ken Breslauer ha accumulato moltissimo materiale, confermandosi la massima autorità nella storiografia sulla 12 Ore di Sebring. Nel 2012 uscì un quaderno, intitolato Sebring 12 Hours. The official record book of America's greatest sports car race, in occasione del ritorno del Campionato Mondiale Endurance in Florida. Fu quella un'edizione memorabile, ma il quaderno edito all'epoca dovette limitarsi nella foliazione e nella documentazione per ragioni di budget. Era comunque un ulteriore passo nel completamento della bibliografia: non si trattava di una storia organica, ma della raccolta delle classifiche complete, molto più dettagliate rispetto al libro del 1996 e ovviamente aggiornate al 2011. Oggi Ken Breslauer torna sull'argomento presentando un volume che si muove un po' sulla falsariga del volume del 2012, ma arricchendo ulteriormente il materiale fotografico, correggendo e integrando le classifiche (non si finisce mai) e aggiornando la storia fino all'edizione 2019 compresa. Ne è uscito un bel volume dalla copertina cartonata (il libro del 2012 era in brossura).
Il volume di sette anni fa presentava le foto delle prime dieci vetture classificate in ogni edizione. In questa nuova edizione, dal 1990 in poi ogni gara riporta le foto di tutti i partenti, con un guadagno netto di diverse centinaia di immagini. Oltretutto anche le "griglie" fotografiche coincidenti con l'edizione del 2012 sono state ritoccate, con la sostituzione di immagini in bianco e nero con altre più belle a colori o meglio "leggibili".
12 Ore di Sebring, 19 marzo 2010: Ken Breslauer (a destra) festeggia i venticinque anni da addetto stampa del circuito. Foto David Tarallo |
I due libri, quindi, pur sovrapponendosi, sono per certi versi complementari. E poi, come detto, c'è l'interminabile lavoro filologico di ricerca sulle classifiche, che diventa sempre più accurato avvicinandosi a una perfezione che forse non esiste neanche. Un esempio? Nella gara del 1990, si aggiunge alla lista dei non partiti la Chevrolet Camaro numero 44 di Craig Carter / Les Delano / Andy Petery, che venne ritirata prima della gara. Un dettaglio insignificante? Non per i veri appassionati di storia delle corse.
E di queste "gustose" aggiunte ce ne sono e anche parecchie. Insomma, in attesa della 68ma edizione della gara, in calendario nel marzo 2020, questo libro costituisce una bella occasione per ripassare un po' di storia di una corsa che più passa il tempo più diventa affascinante. Chiudono il volume le classifiche di altre gare di rilievo disputate a Sebring al di fuori della 12 Ore, dalla Sam Collier Memorial 6 Hour del 31 dicembre del lontano 1950 al GP degli Stati Uniti del '59 vinto da Bruce McLaren con la Cooper-Climax, dalle gare Trans-Am al Fia-GT del 1997, tanto per citare qualche illustre esempio. Altro "plus", la lista alfabetica di tutti i piloti che hanno preso parte alla 12 Ore, con gli anni di partecipazione, la lista dei promotori e delle cariche ufficiali dal 1952 al 2019 e tante piccole curiosità che fanno di questo libro un'opera di consultazione utilissima e nient'affatto arida. Complimenti quindi a Ken Breslauer per un libro che rappresenta un pieno successo.
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