Scusate il titolaccio, ma a quest'ora dopo una due giorni piena di chilometri e di acqua a catinelle non mi è venuto in mente nulla di meglio. Dopo tanto clamore, la vicenda della Matra della collezione di Romorantin si è conclusa con un bel duello fra due acquirenti che hanno fatto salire il prezzo finale a 5 milioni di euro più spese. Tanto? Poco? Sui social c'è la solita guerra dei tuttologi che non mancano di suggerire soluzioni poco realistiche. Il gruppo Lagardère si era trovato, nel gennaio del 2020, a dover pagare qualcosa come 4.200.900 euro a 296 ex-dipendenti licenziati diciassette anni prima "senza giusta causa" - questo il verdetto definitivo. Soluzione: far fuori la Matra vincitrice di Le Mans 1972 con Henri Pescarolo e Graham Hill che costituiva il fiore all'occhiello del museo della casa francese. L'asta avrebbe dovuto svolgersi nel weekend di Rétromobile. Annullato il salone parigino, Artcurial ha proceduto ugualmente alla vendita, che si è tenuta ieri pomeriggio nei locali della casa d'aste presso gli Champs-Elysées. Il blog era presente all'evento come testata accreditata. Pare che la MS670 lascerà la Francia, ma non è ancora noto il nome del collezionista (o dell'investitore?) che se l'è aggiudicata. Si tratta in ogni caso di una vettura "difficile", la cui quotazione è probabilmente destinata ad oscillare ben più di quella di una Porsche o di una Ferrari, magari stradali. Già mesi fa Henri Pescarolo, insieme ad ex-tecnici e meccanici del team Matra, era stato molto critico nei confronti di questa operazione. La Matra vincitrice a Le Mans 1972,
esposta nei locali di Artcurial, pomeriggio
del 5 febbraio 2021 (foto D.Tarallo)
La levata di scudi in Francia è stata vivace, pur in un periodo in cui il pensiero della gente potrebbe indugiare su ben altre emergenze, non ultima la privazione delle libertà che continua a infierire in Europa e altrove. Sia come sia, gli appassionati d'oltralpe hanno vissuto la vendita della Matra come un affronto. L'attaccamento a questo marchio è profondo e lo dimostrano anche i molti volumi usciti negli anni, il più recente dei quali scritto da Joly, Ronga e Cailler e edito nel 2020 da ETAI. La carrozzeria è quella del 1973
(foto D.Tarallo)
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