Ferrari ha accolto con soddisfazione l’esito dell’appello presentato da AF Corse contro la squalifica della vettura numero 51 al termine della 4 Ore di Shanghai del 10 novembre scorso, terzo round del FIA World Endurance Championship, vinta da Alessandro Pier Guidi e James Calado.
Le verifiche effettuate nel post-gara avevano portato alla squalifica dopo aver riscontrato che la parte anteriore sinistra della vettura risultava più bassa rispetto all’altezza minima fissata dai regolamenti. Il problema – secondo AF Corse – era legato ai danneggiamenti causati dal contatto con la vettura numero 62 avvenuto nel corso del giro 101.
Nella sua sentenza, la Corte d’appello Internazionale della FIA ha riconosciuto l’assenza di dolo o negligenze da parte del team, tanto dal punto di vista di preparazione della vettura quanto nella definizione dell’assetto, certificando che la non conformità riscontrata al termine della corsa sia stata provocata proprio dal contatto in gara.
Con questa decisione, Alessandro Pier Guidi, James Calado e AF Corse si preparano con ancora maggior determinazione alla prossima gara del FIA WEC, in programma presso il COTA il 22 e 23 febbraio prossimi.
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