19 luglio 2020

Ferrari 330 P3 Spyder NART Le Mans 1966: Looksmart LSLM104 (1:43)

Con il numero di catalogo LSLM104 è disponibile
la Ferrari 330 P3 Spyder Le Mans 1966. Looksmart
ha appena riprodotto anche i due coupé ufficiali.  
Nella sua gamma consacrata alla Ferrari a Le Mans, Looksmart esce con le 330 P3 del 1966. Quando i ricordi sono importanti. A dodici-tredici anni ricevetti in regalo il libro di Antoine Prunet sulle Ferrari sport prototipo, in cui l'autore scriveva che a Le Mans 1966, davanti al rullo compressore delle Ford, la Scuderia faceva ben misera figura. Ogni volta che vedo il modello di una Ferrari ufficiale di Le Mans 1966 mi torna in mente quel passo del libro del Prunet. Looksmart ha proposto dunque le tre P3, due coupé (di cui ci occuperemo in un altro articolo) e lo spyder iscritto dal NART. Non si è trattato stavolta di un grande sforzo, giacché il modello è praticamente identico al RedLine uscito nel 2009. Questo significa anche, purtroppo, che non è stata corretta la forma della carenatura della colonna dello sterzo, che dovrebbe avere una linea discendente senza toccare l'altro limite dell'uscita d'aria del radiatore.  
Molto ben curata l'applicazione della decal del tondo
bianco, che combacia con la presa d'aria laterale. 
Differenza rispetto al vecchio RedLine, l'aggiunta
delle lucine d'illuminazione dei numeri (una per
ogni lato, due sul bollo posteriore). 
 Fabbricato da Spark e distribuito attraverso i suoi consueti canali (Mix Diffusion e così via), il modello colma sì una lacuna nella produzione recente dei resincast, ma probabilmente non conoscerà un grande successo di vendite. Già la P3 non è mai stata - chissà come mai - un modello di vettura che ha particolarmente "tirato". Molti si accontenteranno ancora del RedLine, e un residuo, neanche troppo trascurabile, preferirà sempre i kit in commercio, fra cui il Madyero, ad esempio, che fa ancora la sua figura (limitatamente al coupé, visto che lo spyder non è mai stato prodotto da quel marchio). Lo spyder P3, telaio 0846, fu pilotato da Ritchie Ginther e Pedro Rodriguez. 
L'interno è forse un po' semplificato per
i canoni attuali, ma si difende ancora
piuttosto bene. Notevole la resa degli elementi
del radiatore, visibili attraverso le uscite d'aria. 
Ottimo e pulitissimo l'incollaggio delle vetrature, sia
di quelle laterali sia del parabrezza. I ganci laterali
sono fotoincisi. 

La sua corsa non fu fortunata, visto che dovette abbandonare all'undicesima ora per noie al cambio. Nelle qualifiche la vettura aveva spuntato un ottimo tempo di 3'33" che le era valso il quinto posto in griglia. E' ancora attuale il Looskmart ex-RedLine? Tutto sommato sì, a meno di non voler stravolgere tutto, cosa che molto verosimilmente era lontana dai piani del produttore. 
Non manca lo scudetto del NART, ma anche il RedLine
non aveva omesso tale dettaglio. 
Da questa vista si può apprezzare l'ottimo livello
di montaggio. 
La gomma dalla spalla abbastanza panciuta
è stata correttamente riprodotta. La P3 del NART
era gommata Goodyear, a differenza dei due
coupé che utilizzavano pneumatici
Firestone.
I RedLine non erano famosi per il controllo qualità di assemblaggio: per avere un esemplare valido bisognava visionarne almeno cinque-sei (posso parlare per esperienza diretta, ricordo le ore passate nel capannone della Pego di 
Sesto Fiorentino quando arrivavano le novità). I Looksmart, per contro, sembrano essere esenti da difetti di questo tipo, e questa è senz'altro una cosa positiva. 

I gallettoni soffrono talvolta di qualche
bavetta di stampaggio di troppo lungo il
bordo delle punte. Gli scassi delle prese d'aria
anteriori, riempiti di nero opaco, avrebbero
guadagnato ad essere più profondi, ma come detto,
del RedLine non è stato cambiato alcunché a livello
di stampo. 

La verniciatura è al livello degli Spark, e tutto appare montato e sistemato correttamente e con criterio. Lasciamo la parola alle immagini, che sono corredate di note complementari. Il prezzo dei Looksmart è superiore a quello degli Spark per la presenza di un passaggio in più e probabilmente della licenza Ferrari. Questo rende tali modelli meno appetibili, perché il rapporto qualità-prezzo si fa un po' meno favorevole, pur restando ancora piuttosto buono.  
Elegante, come in tutti i Looksmart, la
presentazione. Vetrina con un plexiglas di qualità,
placchetta metallica sulla base, scatola ufficiale Ferrari
in solido cartone. A suo tempo RedLine aveva prodotto
anche una versione "presentazione" senza numeri. 

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