05 febbraio 2014

Retromobile 2014: alcuni appunti sui modelli speciali

Retromobile si trasforma. Più razionalità nel padiglione 1, forse più case presenti in forma veramente ufficiale (fra stand Mercedes, Porsche e Renault confinanti o quasi sembrava d'essere al Salone di Ginevra), meno club di marca e modellismo probabilmente in tono minore... o leggermente più dimesso. Delle prime impressioni generali ho già dato conto nel thread precedente. I modelli speciali sono racchiusi nell'area degli artigiani, meglio concepita e più fruibile. Ci sono i soliti espositori storici, fra i quali i nostri italiani, che non mancano mai (Tron, Atelier Car Model, ABC, ecc), oltre a presenze ormai istituzionali per Retromobile, come Jean Damon (Jade 43) o gli 1:87isti di SAI e l'irrinunciabile stand di Minidelta (Patrick Badot) che ospita i vari Bouissou, Pierre Laugier, MEA kits, mentre manca la presenza giapponese che aveva caratterizzato le edizioni del 2012 e del 2013. Poi c'è quell'enigmatico stand belga di Berlinetta Modelcars, che ha tra l'altro in vendita le Aston di MF43. Sentito Bigaudet oggi al telefono, si può immaginare come non fosse del tutto entusiasta dell'idea. Il Paperino anni trenta al posto della fenice aggiunge al danno la beffa. Beh, danno... Neanche poi tanto, visto che ormai Le Phoenix non esiste più da una vita. Magari si potrebbe parlare di danno nei confronti di collezionisti che per anni avevano custodito le DB4 GT Zagato. Del resto che Suber avesse una certa... "confidenza" con la DB4 Zagato lo si capiva già qualche anno fa con i numerosissimi montaggi in "serie limitata" che aveva di volta in volta immesso sul mercato, seguiti da quantità abbastanza industriali di Lamborghini Miura. E vuoi vedere che il secondo modello di MF43 sarà proprio la Miura? Lasciando la domanda a chi abbia voglia di darle una risposta (ed evitando di aprire ulteriori orizzonti su questo fenomeno), posso dire che dal punto di vista modellistico, Retromobile 2014 non offre gran ché di nuovo. Cose belle, indubbiamente, a cominciare dalle magnifiche realizzazioni di Da Conto. Per il resto, una bella serie di Marsh Models factory built offerti da Badot e alcuni Renaissance, anch'essi factory built costituiscono una delle attrattive dello stand Minidelta. Troppo poco? O ormai abbiamo visto tutto?
Sic transit... (e in questo caso la Ford non c'entra niente, ma casomai l'Aston Martin...): il Paperino anni trenta fa il suo glorioso ingresso nel mondo dell'1:43. 

L''Aston Martin DB4 GT Zagato fresca fresca di (ri)stampa. La qualità della fusione non mi è sembrata eccezionale. Il prezzo? 174 euro. 

Tre esemplari della Ferrari 275 GTB/C Competizione, Le Mans e Targa Florio, factory built di Minerva. Il risultato non sarebbe neanche poi malaccio, solo che il kit soffre di alcuni difetti strutturali che nel montato della casa non sono stati corretti. Il master sembrerebbe abbastanza diverso dalla creazione in cera di Weber che ha circolato per anni su Internet. Sono forse esistite due cere?

La versione Targa Florio della 275 GTB/C. Come dicevo, non è terribile, ma è da rivedere l'andamento dei passaruota anteriori, che si restringono per poi riallargarsi creando una linea anomala. Il kit, poi, soffre di un'eccessiva fragilità a livello della fusione del tetto che provoca inopinate rotture, specie nelle spedizioni. 

Ancora una panoramica di una parte dello stand Berlinetta. 

Un vecchio AMR, in condizioni accettabili. Il prezzo è in linea col crollo di mercato che modelli di questo genere hanno subito. 

Built Up Models aggiungeva un po' di freschezza all'ambiente, con le sue creazioni orgininali. 

Ancora Built Up...

...idem...

Sempre molto brillante e simpatico Jean Damon, che arriva dalle montagne del Forez con la sua produzione di kit e montati. 

Alcune delle più recenti realizzazioni di Jade 43. 

Chiudiamo questa gallery con altre due foto della 275 GTB/C di Minerva (factory built): la versione Le Mans dell'Ecurie Francorchamps...

...e la Targa Florio. A differenza di altri modelli della stessa famiglia, quella che gli inglesi chiamano "stance" è abbastanza riuscita. La macchina tutto sommato c'è, pur con qualche incongruenza. Sempre meglio della disastrosa 250 P, presentata nel 2013. 

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