03 febbraio 2017

Toyota TS050 Hybrid Le Mans 2016 di Spark (1:43)


In queste settimane Spark sta pian piano completando la griglia di partenza di Le Mans 2016, in attesa che Looksmart esca con le sue Ferrari che annunciate verso ottobre, tardano a uscire. Fra i modelli più attesi vi è certamente la Toyota LMP1, protagonista sfortunata della gara; la vettura numero 5 di Davidson / Buemi / Nakajima, in panne quando era a un passo dalla vittoria arriverà presto. Intanto è uscita la numero 6 (S5103), che ha concluso al secondo posto con Sarrazin / Conway / Kobayashi. Dovendo scegliere, molti collezionisti si orienteranno sulla numero 5, ma cogliamo ugualmente l'occasione per presentare uno Spark dell'ultima generazione e per di più riproducente una vettura di attualità. Su soggetti di questo tipo la documentazione è pressoché infinita.
La TS050 si districa sull'asfalto bagnato di Le Mans (foto David Tarallo)
Si tratta per lo più di ottenere un modello coerente con le varie giornate della settimana. Spark preferisce le configurazioni di inizio gara, ed è per questo, ad esempio, che il modello monta gomme da pioggia: una raffinatezza che gli appassionati apprezzeranno e che aggiunge un po' di diversità alle tante vetture equipaggiate con le slick.


La cosa che non finisce mai d'impressionare su uno Spark di questo tipo è la pulizia e la precisione con le quali sono ottenute le intricate livree. Si capisce quanto la casa di Ripert sia avanti rispetto alla concorrenza e tutto conferma questa impressione: la chirurgica precisione della riproduzione delle appendici aerodinamiche, l'esattezza delle linee, la verniciatura perfetta, i cerchi, il retrotreno, la finitura cromata del tetto, l'abitacolo quasi invisibile ma completissimo... il tutto per un prezzo ancora competitivo, anche se c'è chi si lamenta anche del prezzo di uno Spark, magari dimenticando che un modello come questo negli anni novanta sarebbe costato 300.000 lire...

La Toyota TS050 penso sia un modello che debba entrare di diritto in ogni collezione dedicata all'endurance, non necessariamente solo in chiave Le Mans. Tutto è stato studiato accuratamente e riprodotto con una finezza che non ritroverete che in altre scale più grandi e forse neanche lì. Piaccia o non piaccia il soggetto, si tratta dello stato dell'arte nel settore dei resincast. Peccato solo che i collezionisti delle vincitrici di Le Mans dovranno accontentarsi di un'altra 919...




Nessun commento:

Posta un commento