08 dicembre 2018

Alcune recenti realizzazioni di Massimo Martini (parte 2)

Seconda parte della carrellata dedicata ad alcune recenti elaborazioni di Massimo Martini.
Cofano posteriore con prese d'aria dinamiche, completamente
autocostruito. La griglia è in fotoincisione. 
Il fondino del Solido è stato tagliato per
ospitare il motore completo. 


In questo thread presentiamo due Porsche 911 Carrera RSR Turbo Prototipo nella configurazione dei test condotti nel corso del 1973 in previsione di quella che sarebbe poi stata la Carrera RSR Turbo che disputò la stagione 1974.
La complessa sistemazione del propulsore completo di
impianto di sovralimentazione. 

Per inciso, spesso mi viene chiesto che interesse avesse la Porsche a schierare la Carrera nella categoria prototipi nella quale era puntualmente superata da vetture concepite appositamente per un utilizzazione agonistica.
I modelli sono stati elaborati a partire dal noto Solido.
Quello a destra è un Ixo standard, aggiunto per ragioni...storiche. 

Prefigurazione della Carrera Turbo del 1974. 

La risposta è abbastanza semplice: si trattava di sviluppare una valida piattaforma in previsione del regolamento Gruppo 5 (Silhouette) che sarebbe andato in vigore a partire dal 1976. La Porsche arrivò preparatissima all'appuntamento, col modello 935, che conservava parecchie delle soluzioni provati nel biennio 1973-74.

Le due configurazioni test 1973, elaborazioni su base Solido.
Sul modello a sinistra saranno montate le ruote Remember W03. 

L'altra realizzazione di Martini che vi presentiamo qui rientra nella sua produzione di telai in plasticard in scala 1:43. E' la volta della struttura della Porsche 935 K4, estremo sviluppo in tema 935 dei fratelli Kremer di Colonia.
Il telaio della 935 K4 accanto alla carrozzeria di un kit Starter.
Le dimensioni tornano. 
Telaio Porsche Kremer 935 K4. 


Per i telai, Martini prende sempre le misure partendo da disegni e foto originali, ma non manca mai di tener presente un modello della vettura in scala 1:43, per non perdere troppo contatto con il contesto della riproduzione. Diversamente si rischierebbe di avere un risultata magari formalmente corretto ma lontano, dal punto di vista visivo, dal modello completo in 1:43. Questo telaio della K4 è stato tutt'altro che semplice nella realizzazione, pieno com'è di elementi diagonali e caratterizzato dallo sbalzo posteriore concepito per ospitare il motore in posizione portante. 

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