14 novembre 2014

Alcune riflessioni sparse

Non si può dire che il blog sia stato molto attivo di recente. Non è necessariamente il segno di una mancanza di idee quanto, più realisticamente, di un periodo abbastanza critico in cui le scarse energie vengono canalizzate verso altri settori. Questo 2014 è stato caratterizzato per me dalla collaborazione con Modelli Auto, che mi ha dato la possibilità di affrontare alcuni temi che forse - anzi molto probabilmente - sarebbero finiti sul blog se non si fosse presentata l'occasione di una rivista cartacea specializzata. Modelli Auto, anche se qualcuno non se n'è pienamente accorto, è stato profondamente modificato. Soprattutto nella ricerca dei contenuti, direi, con alcune scelte controcorrente, come dei testi di una lunghezza accettabile rispetto a certe poco entusiasmanti performance del passato e una collocazione più storica e meno casuale dei temi trattati. L'editore ha pienamente capito l'importanza dell'approfondimento, che è uno dei valori di una rivista come Modelli Auto, e anche la curiosità del pubblico nel conoscere certi aspetti più nascosti. Per far questo bisogna - mi si passi il termine aulico - muovere il culo, cosa non sempre facile e non sempre economicamente redditizia. Ma se si vuole un prodotto che si allontani dal mainstream imperante, bisogna rinunciare a qualche immediato beneficio per investire nella qualità. E a volte le piccole soddisfazioni arrivano, come la scoperta che il tema trattato nel "billet d'humeur" du Auto Modélisme di novembre è estremamente simile, se non lo stesso, di quello già affrontato nell'ultimo numero di Modelli Auto, uscito quasi contemporaneamente, ma impaginato diversi giorni prima di novembre e quindi in tempi non sospetti! Son soddisfazioni che danno la conferma che alcune intuizioni possono essere quelle giuste. Speriamo che Modelli Auto possa diventare una rivista sempre più ricca, contraddistinta da quella pluralità di voci e di "stili" che è essenziale nel confezionamento di un prodotto così specifico. I lettori vogliono vedere i modelli, ma anche le facce; vogliono le foto belle, ma anche i retroscena presi magari per caso con una digitale portatile. In Modelli Auto, adesso, convivono entrambi gli aspetti: la perfezione formale di una foto da studio e la freschezza di un'istantanea scattata a una borsa di scambio o nel laboratorio di un artigiano. Proprio per gli sforzi fatti - iniziati, lo ricordo, nel febbraio del 2013 per riportare in vita qualcosa che così com'era non aveva più molto da dire - il Modelli Auto di oggi merita sostegno e il contributo di tutti. Già il prossimo numero ospiterà qualcosa di abbastanza orginale, proveniente dall'esperienza diretta di un modellista ben noto al forum della Duegi e per il futuro sono in serbo diverse altre sorprese. Modelli Auto è diventata una rivista meno asettica e più "umana". Di questa trasformazione sono artefici molte persone, che hanno avuto il coraggio di cambiare quelli che sembravano essere dei dogmi incrollabili. In primis l'editore, che come un allenatore di lunga esperienza ha saputo dirigere e - si spera - ottenere il meglio da una squadra senza dubbio composta da elementi del tutto eterogenei. Ma se la forza nasce dalla diversità, allora Modelli Auto ha ancora una strada di soddisfazioni dinanzi a se. I primi obiettivi sono stati raggiunti. Ora si tratta di migliorare ancora evitando facili scorciatoie e consolanti ritorni a un passato da non rivivere.


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