Il marchio Alpina sta a BMW un po' come AMG sta a Mercedes, anche se con le debite differenze amministrative e commerciali. Sta di fatto che chi non si accontenta di una semplice BMW "M" può sempre ricorrere ad una versione Alpina, un brand che ormai da diversi decenni si identifica con le configurazioni più estreme delle BMW. Nel settore dell'1:43 l'Alpina può contare su un buon numero di appassionati, anche se le riproduzioni della gamma stradale non sono mai state numerosissime. Di recente un produttore tedesco, JM-Models, ha proposto moltissime versioni anche inedite, realizzate elaborando basi diecast, per lo più Minichamps. Malgrado il prezzo piuttosto elevato, questi modelli hanno ottenuto un discreto successo, anche per il fatto di essere del tutto originali. Ora pare che Spark sia intenzionata a entrare nel merito e dopo alcune uscite più o meno sporadiche (ricordiamo le due B6S Coupé e Cabriolet 2008), escono contemporaneamente tre berline degli anni ottanta, che in quel periodo rappresentavano davvero lo stato dell'arte in questo settore. Basata sulla Serie 3 modello E21, la "C1" aveva il motore della 528i, e restò in produzione dall'aprile 1980 al luglio 1983. Si trattava della proposta più estrema in materia di Serie 3. Gli altri due modelli di Spark sono basati sulla Serie 5 modello E12, e si tratta della B7 Turbo e dell'ancora più estrema B7S Turbo, che all'inizio degli anni ottanta deteneva la palma di berlina più veloce del mondo, con 262 km/h (contro i 250 della B7... diciamo così, "normale"). I tre modelli Spark sono decisamente attraenti, e costituiscono un'interessante alternativa alla produzione più abituale, composta da vetture da competizione. Sono annunciate per quest'anno anche l'Alpina B6 2.8 E12 (S2807), la B7 Turbo Coupé, basata sulla Serie 6 degli anni ottanta (S0742) e la B6 3.5 S, basata sulla M3 modello E30 (S2805).
Tris di berline Alpina: da sinistra la B7 Turbo (Spark S2803), al centro la C1 (S2801), a destra la B7S Turbo (S2804). |
Come sempre si tratta di prodotti dalla linea corretta e dall'aspetto molto convincente. |
Il tipico cerchio Alpina, realizzato in plastica da Spark ma in questo caso il materiale ha poca importanza. |
Le decorazioni dei sedili sono ottenute con delle decals, e l'effetto è realistico. |
Gli assetti bassi di queste Alpina sono particolarmente riusciti. |
I loghi posteriori sono cromati. La C1 porta l'immatricolazione tedesca della città tedesca di Kaufbeuren. |
Le doppie guarnizioni sono tutt'uno col vetro e questo dovrebbe garantire una sufficiente tenuta nel tempo. |
Molto buona la verniciatura, apprezzabile soprattutto nel bel blu metallizzato della "S". |
Molti i dettagli riportati e in fotoincisione. |
Vista d'insieme delle code - indubbiamente i tre modelli hanno del fascino. |
Le Alpina non sono mai state particolarmente vistose; esteriormente si sono sempre contraddistinte per la famosa doppia striscia. |
Gli pneumatici sono scolpiti e della larghezza giusta. |
Contorni vetri laterali ottenuti con una combinazione di fotoincisioni e cromature. Il "cielo" della vettura rossa è grigio chiaro. |
Caratteristico il vistoso gancio traino posteriore, in fotoincisione. |
Sembra proprio che Spark abbia messo gli occhi sulla produzione Alpina, e con ragione, dal momento che si tratta di vetture di grande appeal. |
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